[SPOTLIGHT] Innamorati della tua immagine con Jessica Pellegrino

Ben ritrovata in questa nuova puntata di Spotlight, dove intervisto le magnifiche coach e consulenti con cui ho il piacere di lavorare.

La protagonista di oggi è Jessica Pellegrino, Image Stylist che si occupa di aiutare le persone a valorizzare il proprio aspetto fisico.

Questo in breve, perché in realtà fa molto ma molto di più! Scopri tutto in questa intervista 😉

 [Se non visualizzi il video, clicca qui per guardarlo su YouTube]

Grazie per essere qua con noi oggi. Jessica, ti va di raccontarci chi sei, cosa fai, un po’ di te?

J: Mi definisco una Image Stylist, ossia mi occupo di valorizzare l’immagine delle donne cercando di mostrare il più possibile, cioè nella sua completezza, quella che è la propria bellezza.

Cerco anche di fornire degli strumenti utili e concreti con cui imparare a lavorare sul proprio aspetto: attraverso le tecniche di consulenza di immagine cerchiamo di capire i colori, i tagli, i capi, i tessuti più adatti per valorizzare ed esaltare le caratteristiche fisiche e cromatiche.

Andiamo ad analizzare anche lo stile che si addice maggiormente alla persona, questo servizio viene cucito addosso a chi si rivolge a me ed è per questo che mi definisco Image Stylist, proprio perché sono la stilista della tua immagine.

Cerco di valorizzare appieno la persona senza creare dei dettami specifici standardizzati per tutti, senza andare a proporre quella che è la moda del momento.

Cosa che io penso sia importantissima perché, se seguissimo solo le mode del momento, il rischio sarebbe proprio quello di uniformarci e di appiattire la nostra personalità.

Invece, sarebbe da fare proprio l’opposto: valorizzare noi stessi.

J: Esatto. È anche un modo per esprimere noi stesse perché comunque abbiamo una personalità molto forte che, a volte, tendiamo a reprimere, a non esprimere appieno. E, secondo me, il modo in cui esprimiamo la nostra immagine ci dà l’opportunità di esprimere il nostro carattere, il nostro modo di essere.

L’immagine è il nostro biglietto da visita: il nostro obiettivo è proprio quello di valorizzare la nostra personalità facendola vedere anche agli altri piuttosto che nasconderla.

Sai che a me piace sempre andare un po’ a scavare, a capire che cosa c’è dietro alla professione di una persona.

E so che nel tuo caso c’è anche la tua storia personale e quello che ti ha condotta a diventare consulente d’immagine.

J: Diciamo che questa professione non è nata per caso, ma allo stesso tempo non è stata una decisione che ho preso consciamente. Almeno non subito.

Non è stata proprio una cosa che avevo previsto: sono sempre stata la classica bambina che adorava vestire le sue Barbie e il mio gioco preferito era “Gira la moda”, quel giochino dove si comprano i vestiti. Ho sempre adorato fare questo tipo di attività sin da bambina.

E quando mi veniva chiesto: “Cosa vuoi fare da grande?”, mentre mia sorella diceva: “Io voglio fare il lavoro che fa la mia mamma” ossia la casalinga, io rispondevo: “No, no, io la casalinga non la voglio fare, io voglio giocare coi vestiti, voglio vestire le persone”. Ma non pensando a questa professione, perché magari ai tempi non esisteva nemmeno.

Questa decisione, mi son resa conto con il tempo, è stata forse più dettata da quello che sono diventata crescendo, in quanto da ragazza ho sofferto di un forte sovrappeso che mi portava ad usare i vestiti come un modo per nascondermi e non per mostrarmi.

Tutto ciò mi ha portato in un vortice un po’ legato all’insicurezza, al non voler emergere, al voler stare ai margini il più possibile della società. Finchè un giorno non mi sono trovata, dico all’improvviso perché in realtà non era previsto, a dimagrire nel giro di poco tempo.

Non so il perché, non so il come però sono arrivata ad una taglia 42. In quel momento ho pensato di aver risolto tutti i problemi del mondo perché mi sono detta: “Adesso posso indossare tutto“.

Anche quando ero molto grossa ho sempre avuto la classica fisicità a clessidra, quindi ho sempre avuto delle forme molto proporzionate e, nonostante fossi molto grossa, non ero rotondetta.

Poi io sono anche piccolina però ho sempre avuto un punto vita ben definito, quindi pensavo che nel momento in cui avessi perso peso avrei potuto giocare molto di più con i vestiti.

Lì è nato realmente il problema, perché sono caduta ancora più in basso di quanto non fossi da grossa. Quando ero in sovrappeso potevo dire: “Vabè, sono grossa, non posso permettermi determinate cose” ma poi mi son trovata in un momento della vita in cui mi vergognavo a vestirmi.

Addirittura portavo le mie sorelle a fare shopping facendo acquistare loro le cose che avrei indossato io che poi, di nascosto, provavo a casa per paura di essere giudicata dalla commessa o anche solo dalle mie sorelle (anche se non lo avrebbero mai fatto).

Avevo paura della reazione degli altri nel caso in cui quel vestito non mi fosse stato bene come avrei voluto.

Arrivata a questo punto dove, in realtà, non avevo risolto il mio problema, mi è capitato quasi per caso di trovare questo libro che parlava della professione del consulente d’immagine. Del personal shopper, più precisamente.

Dato che sono un’amante dei libri, l’ho acquistato e l’ho letto. Conoscevo in minima parte la professione del personal shopper perché adoravo i libri di Sophie Kinsella.

Quindi tra una cosa e l’altra mi sono trovata a frequentare il corso che l’autrice del libro proponeva e, nel giro di un paio di mesi, a entrare in questo mondo che non pensavo potesse diventare realmente una professione.

In quel momento, quando ho cominciato a capire come potevo vestirmi e che potevo veramente esaltare la mia fisicità nonostante magari non rientrasse in quello che pensavo fossero i canoni “giusti”,  mi sono accorta che non c’è una fisicità giusta.

C’è la tua fisicità, quella che hai usi! E’ un pò il classico detto “Se la vita ti dà limoni puoi fare una limonata”. Io non sono una patita di detti però il senso è questo.

Però ci sta in questo caso!

J: Esatto, il succo era un po’ questo. E quindi mi son trovata da settembre a novembre a fare questo corso. Da novembre a gennaio sono partita con sito, professione e tutto il resto.

E’ stata proprio una cosa che è scattata innata dentro di me perché ho sempre amato queste cose, è un po’ emersa la Jessica bambina che amava vestire le sue Barbie. Le persone che si rivolgevano a me mi ascoltavano e mi davano retta, e, in un certo senso, in quelle persone vedevo me stessa.

Vedevo la scoperta che facevano nel vedersi con un capo nuovo, con un capo diverso che stava loro davvero bene.

Da lì ho iniziato con altri corsi. Mi sono specializzata proprio nella consulenza d’immagine e nel colore, ho migliorato sempre più il mio background e le mie competenze. E negli anni ho avuto la grandissima fortuna, ma veramente grande, di avere a che fare con persone che hanno un po’ raccontato la mia storia attraverso la loro.

Questo mi ha dato un po’ una rivincita in quello che ho sempre patito io: la Jessica che si nascondeva, in un certo senso, si è rivalsa di queste persone che hanno avuto qualcuno che le facesse vedere l’altro lato.

Che c’era possibilità di valorizzarsi perché in realtà anche per molte donne magre, tanto che una persona dall’esterno può dire: “Caspita, ma è perfetta, ma qual è il suo problema?”, non è così.

In realtà ci sono tante piccole cose che noi notiamo in noi stesse che magari non ci piacciono, non sono come vorremmo e quindi tendiamo a nasconderle. Ma camuffiamo poi tutto il resto, camuffiamo il bello e il brutto.
innamorarsi della propria immagine

Uno dei temi che hai toccato e che credo sia fondamentale soprattutto in un discorso di questo genere, è che molto spesso le donne credono che la radice dei loro problemi sia il peso.

Ti dicono: “Ah, per essere bella, per sentirmi a posto, per avere più fiducia in me devo dimagrire”. E poi si impegnano, fanno sacrifici, cercano di togliere quei piccoli chiletti che magari sono veramente pochi per ritrovarsi ancora una volta insoddisfatte senza capire il perché.

J: Parlo sempre del discorso del peso proprio perché, purtroppo, nella società odierna ci troviamo a giocare tanto con questa debolezza delle persone.

Con la voglia di dimagrire si va poi a fare sia delle scelte alimentari sbagliate sia ad investire del denaro in prodotti o in tecniche che sembrano una soluzione più facile ma che, in realtà, vanno semplicemente ad affossarti ulteriormente.

E con questo non voglio dire che una persona in sovrappeso sia bella così. Non sono una fanatica di questa ideologia, io son sempre del parere che prendersi cura di sé deve essere a 360° quindi non solo nell’abito che scegliamo ma anche nelle scelte che facciamo.

Io per prima ho cambiato un po’ il mio mood, nel senso che ho comprato il tapis roulant da usare a casa perché non ho più tempo di andare in palestra. E ci sono momenti, tipo in questi ultimi mesi, in cui ho molta difficoltà a vestirmi. Io per prima che faccio questa professione.

Perché quando metti su qualche chiletto, vuoi per un motivo di salute o magari per un momento un po’ più stressante in cui facciamo delle scelte alimentari diverse, ci troviamo un po’ in quel vortice di insicurezza.

E l’insicurezza è un fattore molto dilaniante per una persona che fa questo tipo di lavoro, ma anche per una persona che lavora in altri ambiti: quando si è insicuri si tende ad affossare un po’ la propria personalità e i propri desideri.

Perché non ci addentriamo abbastanza da poter dire: “Io voglio quello e farò di tutto per ottenerlo”. E’ per questo che parlo tanto di autostima, di sicurezza di sè. Ad esempio, a 17 anni ho avuto la grandissima fortuna, chiamiamola così, di pubblicare un romanzo.

Ah, questo non lo sapevo!

J: Se cerchi online può capitare di trovare anche una Jessica con una “faccia tanta”!
Quando ho pubblicato quel libro ero una ragazzina, avevo 17 anni, ed è stata una grandissima soddisfazione. Però oggi ti posso dire che è stato un grandissimo rimpianto il modo in cui l’ho gestita.

Perché ero insicura di me, pur di non apparire non ho sponsorizzato per niente quel libro, quindi una grande soddisfazione come pubblicare un libro allo stesso tempo è stata scavalcata dal non voler apparire.

Non è tanto un discorso di apparire a livello online o comunque a livello di immagine, ma proprio di voler emergere e dire: “Io ho scritto questo libro”. Ancora oggi, con una persona che incontro per strada, non riesco a dire: “Ho pubblicato un libro”. Per il semplice fatto che mi ricorda che io in quel momento non ho fatto niente per me.

Io avevo un desiderio, ho scritto quel libro e ho realizzato un grande sogno, perché comunque non è da tutti i giorni pubblicare un libro. Eppure non ho avuto il coraggio di portare avanti le mie passioni e, quindi, è rimasto lì questo libro.

Sì, è stato pubblicato, è una grandissima soddisfazione che però non ha avuto quello che meritava perché sono stata io a non darglielo. Questo è un rimpianto che, però, mi aiuta a ricordare che adesso non posso più far così. Che devo fare in modo di lavorare su me stessa, sulla mia timidezza. Che, in questo caso, è un po’ il fulcro del non voler apparire ed è anche il motivo per cui oggi mi sarei affossata piuttosto che fare un’intervista video. Però lo faccio adesso, perché è giusto così, è giusto che dia il buon esempio. E’ giusto che lo faccia anche per me stessa.

Innanzitutto, brava per essere qui oggi con noi.

Sai, credo che le persone che ascoltano quello che stai raccontando possano ricevere ispirazione dalla tua storia e dal fatto che, nonostante anche adesso ci siano delle situazioni che ti mettono un po’ a disagio, tu ti dici: “Ok, le affronto lo stesso, so che può essere d’aiuto a qualcuno, so che può essere anche soddisfacente per me stessa e, quindi, lo faccio nonostante tutto”. E questo ci tengo a ribadirlo, perché credo che sia molto utile anche per chi ci sta ascoltando e per chi, magari, si ritrova in una situazione di questo genere.

J: Sì, penso anch’io. Infatti, il motivo per cui ho accettato subito questa intervista è anche questo: perché per noi imprenditrici che lavoriamo molto online è importante dare il buon esempio e mostrare quella che è la nostra personalità.

A volte, come mi hai sempre detto tu, rimanendo dietro a uno schermo è difficile far trasparire questi aspetti. E, quindi, possiamo a volte risultare un po’ una delle tante che fanno una determinata professione.

In realtà l’esporsi, il comunicare anche attraverso la propria immagine serve a questo, perché è il nostro modo di esprimere quello che siamo: se sono una persona solare è giusto che traspaia se no facciamo più fatica a farci conoscere.

A volte magari è difficile, con una persona che non ci conosce e che ci sta studiando, dire la frase giusta o esprimere un parere che può essere preso in considerazione.

Infatti, una delle prime cose che mi viene in mente quando parlo di questo tipo di argomenti è proprio uno dei primi temi trattati nei corsi che ho frequentato: una persona, nel modo in cui esprime se stessa attraverso la propria immagine, aiuta a far capire all’altra persona con chi ha a che fare.

Se io mi mostro in maniera più solare e più aperta e comunico una certa positività anche attraverso la mia immagine, allo stesso modo il nostro interlocutore riesce a porsi nei nostri confronti con più positività.

Proprio perché non ha la diffidenza che potrebbe avere nel vedere una persona un po’ più austera, più chiusa, più insicura di sé e, quindi, evita di precludere un determinato rapporto lavorativo o anche di conoscenza.

Esatto, sei già andata anche a toccare un po’ quelli che sono i risultati e i benefici di quello che è il tuo lavoro nella vita delle persone.

Quindi, per imprenditrici come noi, lavorare sulla propria immagine sia fuori sia dentro può essere proprio quel mezzo per aiutarci a esprimere noi stesse e a comunicare agli altri chi siamo, la nostra personalità.

E poi quali sono altri risultati, altre “conseguenze”, l’impatto del tuo lavoro nella vita delle persone?

J: Guarda, i benefici secondo me sono tantissimi ma non lo dico perché sono di parte!
La prima cosa in assoluto è proprio l’autostima che ne esce fuori, nel senso che tiri fuori un carattere, una personalità che magari non pensavi neanche di avere.

Questo perché? Perché quando ti vedi bella ti senti pronta a spaccare il mondo e ti senti adatta ad ogni situazione. Quando ti trovi in un contesto e ti senti in grado di stare lì con quelle persone, in quell’ambiente allo stesso tempo non hai più paura di dire la cosa sbagliata perché credi in quello che dici.

Nella tua testa anziché pensare: “Oddio, ma se dico questo che cosa vanno a pensare?” ti dici: “No, io lo dico”. Ad esempio mi rendo conto che magari, anche parlando in maniera veloce, quello che dico è comunque percepito dall’altra parte positivamente.

Non vengono fuori delle cose così campate per aria ma la tua expertise, la tua personalità.

Non diventa più impossibile raggiungere determinati obiettivi perché nel momento in cui ci sentiamo in grado di fare una cosa, di sostenere una conversazione o un determinato contesto, allora ci sentiamo anche in grado e meritevoli.

La cosa principale è anche questa, raggiungere determinati obiettivi.

I nostri desideri non diventano più un : “Ah, sì, mi piacerebbe però è un sogno nel cassetto e non lo realizzerò mai”, ma diventano uno strumento per dire : “Ok, cosa devo fare per raggiungere quell’obiettivo?”.

Poi le collaborazioni ci sono, sono bellissime e quando sono positive possono essere un valore aggiunto. Però a quel punto possiamo basarci solo su noi stesse e non aver più bisogno di dipendere da un’altra persona.

Questa, secondo me, è la cosa più importante che io ho riscontrato nel mio caso ma anche in tantissimi altri casi di persone che si sono affidate a me. E’ qualcosa che mi appaga tantissimo, è quello che mi porta a lavorare anche 20 ore al giorno ma non mi interessa, perchè è la cosa che mi appaga più di tutte.

Vedere una persona felice, appagata, che scopre veramente se stessa forse per la prima volta o, comunque, dopo tanto tempo è veramente bellissimo. Non torni più indietro poi perché hai quegli strumenti che ti portano a dire: “Io ce li ho, è il mio tesoro, ho questo e lo posso usare in base all’occorrenza”.

E questo è molto importante anche perché non vuol dire che la consulenza d’immagine si ferma lì, ma ti dà degli strumenti che ti porti per tutta la vita.

Ti aiutano sempre a sapere, conoscere il tuo valore, valorizzarti e sentire di sfruttare appieno il potenziale che tutte noi abbiamo dentro. Ti viene in mente un episodio di una cliente o di una consulenza che ti è rimasta particolarmente nel cuore?

J: Ce n’è più di una però una in particolare mi ha proprio commosso. Mi son trovata a lavorare con questa cliente, che tra l’altro adoro e con cui ho ancora contatti, alla quale la consulenza è stata regalata dal marito.
innamorarsi della propria immagine

Con questa ragazza ci siamo trovate a svolgere una consulenza abbastanza completa partendo dalla sua figura, andando poi a indagare un po’ nel suo guardaroba e abbiamo guardato vari aspetti della sua immagine.

Mi sono resa conto, però, che lei aveva molto timore all’idea di mettersi in gioco e di affidarsi a me perché aveva paura di essere giudicata, di fare qualcosa di sbagliato. Non so spiegarti, ma non è riuscita a spiegarmi nemmeno lei molto bene.

Sta di fatto che era veramente molto in ansia ma, nel momento in cui ci siamo incontrate, tutto questo non è emerso. Almeno, io non me ne sono accorta subito nonostante mi reputi molto empatica.

E’ venuta fuori dopo, quando lei ha confessato questa sua paura. E mi son trovata praticamente in questo “episodio” dove le,i guardandosi allo specchio e provando dei capi che potevano andare bene per la sua fisicità, si è commossa. Le sono venute le lacrime agli occhi, e questa cosa ha fatto venire lo stesso a me.

Anche perché è veramente una bellissima ragazza, la vedono tutti bella ma lei non si era mai vista così. Ha commosso anche me perché in quel momento ho rivisto me stessa allo specchio e ho sentito quella sensazione come se fosse mia.

Perché non è facile, a volte, provare un capo e vederti brutta e dire: “Ma perché a me sta male? Eppure io non ho una taglia abbondante, perché a me quel capo non sta bene?”.

Questa cosa ti porta a sentirti diversa, anche se in realtà non è così perché, magari, quello che sta bene a te non sta bene a qualcun altro. Ognuno ha la propria fisicità e, di conseguenza, va valorizzata per quella che è.

Questo episodio mi ha veramente molto colpita, mi ha fatto proprio rientrare un po’ in carreggiata facendomi sempre tenere a mente che comunque quello che faccio lo faccio proprio perché è la mia missione di vita.

Anche se magari può sembrare un po’ esagerato, però realmente quando vedi una persona che addirittura si commuove per un capo indossato in maniera diversa capisci che non si parla più solo di vestiti, si parla veramente di un qualcosa di più profondo che va solamente scoperto.

Sai che, mentre raccontavi, immaginavo la situazione e mi è venuta la pelle d’oca?

Sentivo proprio queste sensazioni e immagino anche l’emozione che si può provare di fronte con un cliente: vedi quanto il tuo lavoro può avere un impatto nella vita degli altri e la felicità nel loro volto, la commozione, la soddisfazione.

Quindi questa missione di vita adesso ti ha portato anche a creare qualcosa di nuovo, di veramente completo che verrà lanciato a settembre, giusto?

J: Sì, sì, sì, questo è il mio bambino. È un percorso che definisco completo proprio perché, a differenza dei servizi che già propongo, in questo caso ho creato dei materiali utili per imparare a valorizzarsi e acquisire quegli strumenti che io cerco di trasmettere sempre durante le mie consulenze.

E’ un percorso strutturato in 4 mesi proprio perché da modo e tempo di acquisire man mano sempre più componenti, sempre più elementi utili a poter lavorare sulla propria immagine con soddisfazione.

Anche il mio affiancamento ovviamente aiuta un po’ a capire quelle che sono le caratteristiche e a lavorarci sopra per valorizzarle al meglio, esaltando i punti forti. E, se ci sono delle particolarità o delle caratteristiche fisiche che non piacciono, esistono delle tecniche che aiutano a mascherare un po’ il problema però senza accentuarlo.

Perché in qualsiasi contesto tu ti trovi e in qualsiasi momento della tua vita, questo percorso aiuta a riconnetterti con il tuo io, a lavorare su te stessa per guardarti sempre allo specchio con soddisfazione.

E’ un po’ quello che dico sempre, per rinnamorarti della tua immagine ed esprimere appieno te stessa. Aiuta davvero a capirti forse per la prima volta e a capire realmente le tue necessità sia a livello di stile di vita che personale.

Cosa vuoi davvero da un abito, cosa vuoi trasmettere indossando un determinato capo o un determinato accessorio? Come vuoi mostrarti, come vuoi apparire con gli altri?

Posso testimoniare, dato che lo sto provando in anteprima, quanto lavora dentro.

Come appunto molte di voi sanno, lavorando da casa online ogni tanto mi sveglio al mattino e mi metto al computer in pigiama perché tanto non è che devo vestirmi e mostrarmi, a meno che non ho una sessione di coaching con qualcuno.

E questo, pian piano nel tempo, mi ha portato a perdere un po’ quello che è il mio stile nel vestire. Ho proprio notato un appiattimento del mio modo di vestire e una perdita di personalità anche da quel punto di vista.

Provando questo percorso con te vedo degli effetti veramente portentosi, dentro sicuramente e di riflesso anche nella fiducia, nella sicurezza, nel comunicare meglio quelle che sono le mie caratteristiche personali. Quindi lo consiglio senza dubbio!

Per chi è interessato a saperne di più su questo percorso, che cosa può fare già fin da ora?

J: Uscendo il percorso a settembre, ho pensato di creare una lista VIP per poter usufruire di un’offerta lancio perché, iniziando questo percorso, vorrei dare l’opportunità alle persone che mi seguono con la Style Letter di avere un prezzo molto più agevolato rispetto a quello che uscirà poi a settembre.

Visitando il mio sito jessicapellegrino.com è possibile andare nella sezione del percorso completo e iscriversi alla lista VIP in modo tale che, quando uscirà l’offerta, avrete la possibilità di avere un prezzo differente rispetto a quello che sarà presente online.

Io direi di approfittare in ogni caso perché c’è tutto da guadagnare. Dove altro ti possono trovare le persone interessate a saperne di più sulla propria immagine?

J: Ormai sono arrivata un po’ ovunque grazie a te. Mi possono trovare ovviamente sul mio sito oppure tramite la newsletter che mando ogni settimana: vengo a trovarvi, a raccontarvi tutti i fatti miei e anche le storie delle persone che si affidano alla mia esperienza.

Poi c’è il gruppo Facebook, la parte più divertente di tutte perché nel giro di un mese siamo diventate 115. Siamo veramente tantissime e non me lo aspettavo. Ci divertiamo a esprimere opinioni e do personalmente anche molti consigli.

Un valore aggiunto perchè penso che per una persona che non mi conosce o che, magari, ha bisogno di un consiglio al volo può essere uno strumento molto utile da utilizzare. E poi è anche un modo per divertirci tra di noi, per raccontarci gli outfit del weekend oppure i nostri obiettivi o gli acquisti che facciamo, se è un investimento ponderato oppure no.

Lavoriamo un po’ su tutto, ci divertiamo molto perché è il classico club esclusivo dove ognuno di noi può esprimere se stessa senza problemi perché, ovviamente, è vietato ai maschietti. E’ molto carino!

Sono veramente molto contenta nonostante fossi titubante all’idea di creare un gruppo per paura di non essere considerata. Le paure ce le ho anch’io, come vedete, ma in realtà devo dire che è stata una bella pensata quindi sono molto contenta. Se volete venirci a trovare ci siamo tutte e due!

Venite a trovarci nel gruppo di Jessica che, posso confermare, è un bellissimo ambiente dove ci si scambia suggerimenti, condivisioni, spunti.

E’ come sentirsi a casa avendo, però, quell’aggiunta in più dove Jessica dà un consiglio mirato grazie alla sua expertise e quindi non ti dice a caso: “ Ma sì, metti questo o quell’altro, ecc.”.
Non come fanno le commesse in generale, ma una persona con la sua conoscenza se il suo know-how che ti aiuta veramente a valorizzare la tua immagine.

Allora, Jessica, io ti ringrazio moltissimo per questa bellissima condivisione e per aver raccontato la tua esperienza.

Tutto questo sarà di grandissimo aiuto a molte donne, magari anche a qualche maschietto là fuori che ha il desiderio di valorizzarsi, di sentirsi bene nella propria pelle e, quindi, di sentirsi belli dentro e fuori!


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